Osservare Marte con piccoli telescopi.

Marte è un pianeta che spesso appare difficile da osservare, specialmente se si utilizzano piccoli telescopi.

Quali sono le maggiori difficoltà nella sua osservazione?
Cosa possiamo fare per migliorare la visione e cosa possiamo sperare di osservare realmente?

Prima di tutto, per poter notare più facilmente qualche dettaglio sul disco planetario, conviene attendere quando Marte si trova più vicino alla Terra. In questa maniera il pianeta apparirà più grande e sarà più facile osservare i suoi dettagli.

Tra aspettativa e realtà.

Marte è un pianeta che fa di tutto per attirare l’attenzione.
In cielo è visibile come una stella rosso/arancio e circa ogni due anni, quando è vicino alla Terra, appare molto luminoso e la sua colorazione è evidente.
Sorge spontaneo domandarsi:” Se è così luminoso ad occhio nudo, chissà che meraviglia sarà osservarlo al telescopio?“.

Spesso si trovano sul web immagini entusiasmanti di Marte, ricche di dettagli e molto grandi.
La realtà osservativa può essere molto diversa, soprattutto se per osservare utilizziamo piccoli telescopi.

Per piccoli telescopi, prendiamo ad esempio alcuni comuni rifrattori (telescopi a lenti) come il 60/700 o 70/700 oppure il classico riflettore (telescopio a specchi) 114/900.

Cosa possiamo sperare di osservare realmente con questi piccoli telescopi?

Alcuni dei dettagli più facili osservare su Marte

FASI DI MARTE

Probabilmente le fasi di Marte sono il dettaglio più facile da osservare.
Però c’è da dire che per notare il crescere o il diminuire della zona illuminata ci vogliono diverse osservazioni compiute a distanza di qualche giorno o settimana.

Come osservare le fasi di Marte?
Assicuratevi di mettere a fuoco al meglio il pianeta, e prestate attenzione ai bordi.
Più la fase sarà spiccata, più uno dei due lati sembrerà “mozzato” e il disco del pianeta non apparirà sferico (come si può notare nella figura in alto).

Perchè ci sono le fasi su Marte?
Marte gira attorno al Sole in circa due anni.
Dal nostro punto di vista, la sua posizione nello spazio può variare molto e non sempre ci appare completamente illuminato.
Essendo il pianeta esterno più vicino a noi, le fasi risultano ancora abbastanza evidenti.
Si passa da una fase massima (illuminazione al 100%) a una minima (mediamente intorno all’87%) nel giro di qualche mese.
Questo lasso di tempo varia a seconda della posizione relativa tra noi e il pianeta rosso.

CALOTTE POLARI

Le calotte di Marte sono un dettaglio abbastanza visibile anche in piccoli telescopi.
A seconda degli anni in cui si osserva, la calotta più visibile può essere quella Nord o quella Sud.

Come osservare le calotte?
Fate scorrere lo sguardo lungo il bordo del pianeta prestando particolare attenzione alle differenze di colore.
Potreste notare una macchietta o un puntino bianchiccio sul bordo del pianeta, non aspettatevi però contrasti molto elevati come nelle foto.
In questo tipo di visione, la qualità del seeing (turbolenza atmosferica) influisce abbastanza sulla possibilità di riuscire nella ricerca.

Non tutte le sere hanno l’aria ferma, anzi, è abbastanza raro trovare serate con poca turbolenza atmosferica. Per questo motivo non dobbiamo limitarci ad osservare una sola sera ma è molto meglio osservare più sere possibili, fino a trovare la condizione atmosferica giusta.

Il seeing (turbolenza atmosferica) è un requisito molto importante per poter avere successo nelle osservazioni.
Al contrario di quanto comunemente si può pensare, capita spesso di avere un ottimo seeing proprio quando il cielo non ci appare cristallino e trasparente.
Mi è capitato più di una volta di avere l’aria molto ferma e riuscire ad osservare bene Marte quando c’era un sottile velo di nubi stantie che ricoprivano il cielo.

MACCHIE DI ALBEDO

Le “macchie di albedo” su Marte non sono molto facili da osservare ma è comunque possibile farlo anche con piccoli telescopi.
Si tratta di zone con una Albedo (riflettività) differente dal resto della superficie.
Sono tra i dettagli più difficili da scorgere con piccoli strumenti ma resta comunque possibile osservare quelle più evidenti.

Come osservare le Macchie di Albedo?
In questo tipo di osservazione, assicuriamoci che il telescopio sia bene a fuoco e che sia una serata con bassa turbolenza atmosferica.
Per facilitare le cose, attendiamo che il pianeta sia alto rispetto all’orizzonte in direzione Sud.
A questo punto, possiamo provare ad ingrandire il più possibile, fino a che l’immagine ci appare ancora accettabilmente a fuoco, non oltre.
Fatto questo, facciamo scorrere il pianeta dal bordo al centro dell’oculare, dando così il tempo al telescopio di stabilizzarsi e all’immagine di non “sballonzolare” per via delle vibrazioni.

Quando Marte sarà al centro dell’oculare, avremo il massimo del dettaglio e del contrasto possibile. E’ in questo momento che dobbiamo provare a notare se il disco del pianeta appare uniforme o con lievi e tenui variazioni di luminosità.

I filtri colorati ci possono aiutare, anche perchè il pianeta potrebbe apparire talmente luminoso da “abbagliarci” rendendo tutta la superficie troppo luminosa per notare i poco contrastati chiaroscuri che la dipingono.

FILTRI COLORATI

I filtri colorati possono essere un valido aiuto nell’osservazione di Marte

I filtri colorati si avvitano all’oculare e ci possono aiutare a mettere in risalto alcune zone piuttosto che altre.

Può eventualmente essere utile anche un semplice filtro polarizzatore che può abbassare l’intensa luminosità di Marte al telescopio.
Il pianeta infatti ci può apparire talmente luminoso (specialmente all’aumentare del diametro del telescopio) da rendere estremamente difficoltoso distinguere i deboli chiaroscuri sulla sua superficie.

Ogni differente colore, può esaltare o offuscare alcune tipologie di dettagli, l’immagine sopra ci mostra un esempio con i filtri ROSSO, VERDE e BLU.
Ci sono molte altre gradazioni e ognuno di noi può avere una sensibilità e un gusto differente.

Personalmente su Marte utilizzo più di tutti il filtro BLU ma vi invito a sperimentare le più diverse possibilità fino a trovare la soluzione migliore per esaltare i dettagli che intendevate osservare.

LA ROTAZIONE DI MARTE

Simulazione con il software Stellarium della rotazione di Marte ogni 3 ore

Marte ruota su se stesso ogni 24h e 37 minuti, questo fa si che i dettagli osservabili possano cambiare notevolmente durante lo scorrere delle ore nella nostra nottata osservativa.

Software come Stellarium, se correttamente impostati, possono aiutarci a capire quale faccia ci stia mostrando ad una determinata data e ora.

Teniamo però bene in mente che quello che il livello di contrasto e di dettaglio che ci mostra Stellarium, è molto diverso da come appare Marte al telescopio.

LE ZONE DI MARTE

Nell’immagine qui sopra, sono mostrate alcune delle zone di Marte osservabili.

Syrtis Major e il Mare Tyrrhenum, sono tra le zone con albedo differente più facilmente visibili sulla superficie marziana.

L’immagine è fortemente ingrandita e ne è stato aumentato anche il contrasto per mettere in evidenza i dettagli.
Attraverso piccoli telescopi, o in serate con cattivo seeing, non saranno tuttavia distinguibili i dettagli più fini.

Nell’immagine sopra, si possono osservare altre zone distinguibili sulla superficie marziana.

Sono differenti da quelle dell’immagine precedente perché mostra il pianeta a distanza di diverse ore e quindi ha ruotato un po’ su se stesso mostrandoci una zona differente.

In questo caso, con piccoli telescopi si potrebbe osservare che la parte superiore del pianeta è più chiara rispetto a quella inferiore e magari sarebbe possibile vedere che la zona del Mare Sirenum è ancora leggermente più scura.

FENOMENI ATMOSFERICI

Talvolta può accadere di osservare su Marte l’evolversi di alcuni fenomeni atmosferici.

Tempeste di sabbia.
Su Marte è presene un’atmosfera e ci sono le stagioni.
Questo permette lo svilupparsi di venti e tempeste di sabbia che periodicamente possono essere molto grandi.

Per esempio nel 2018, durante la grande opposizione, Marte si tinse quasi completamente di arancione nel giro di pochi giorni a causa di una forte tempesta di sabbia che coinvolse interamente il pianeta.
(Vedi figura sopra).
In quell’occasione, i dettagli superficiali furono pressoché invisibili per molto tempo.

Nubi.
Sebbene l’atmosfera marziana sia molto più rarefatta rispetto a quella terrestre, su Marte possiamo osservare il permanere di nubi in quota anche per diversi giorni.

Non sono facili da osservare ma se sono abbastanza dense, possono essere viste (in particolar modo verso i bordi) magari con l’aiuto di un filtro blu o violetto.
Quando sono presenti, ci si può accorgere di una leggera tinta biancastra proprio sui bordi del pianeta.
(Vedi figura sopra).

FOTOGRAFARE MARTE CON LO SMARTPHONE

Questa foto è stata scattata da un astrofilo alle prime esperienze con l’utilizzo di un semplice smartphone appoggiato ad un telescopio dobson 150/1200.

Probabilmente un astrofotografo esperto e dotato di adeguata strumentazione, potrebbe dire che il risultato è abbastanza scadente.
Ma il punto per me non è questo.

La cosa che mi stupisce di più è che ad oggi, un semplice smartphone accostato ad un telescopio relativamente economico, se utilizzato nella giusta maniera, ci permette di evidenziare dei dettagli su un altro pianeta.

La foto è stata ovviamente elaborata e “pompata” al fine da mettere in evidenza i maggiori dettagli ma questo, solamente poco più di una decina di anni fa sarebbe stato totalmente impensabile per un astrofilo agli inizi della sua esperienza stellare.

Questo spero sia per tutti una buona motivazione a non mollare al primo intoppo. All’inizio osservare il cielo può sembrare complicato ma diventa via via più facile con il passare del tempo e dei tentativi, anche quelli che sembrano fallimentari.

Sperimentate, sperimentate sempre e inventate nuovi modi e soluzioni per osservare il cielo anche con strumenti piccoli ed economici.

Non dimentichiamoci mai che osservare il cielo può essere un fantastico divertimento!

E se avete domande o bisogno di chiarimenti, sono a disposizione, contattatemi pure.


Billy Astromondo


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