Osservazione del cielo al binocolo

Può capitare di avere un vecchio binocolo, di quelli un po’ grossi, spesso snobbato e lasciato a prendere polvere sullo scaffale.
Magari ereditato da genitori o nonni e mai più utilizzato d’allora.

Ebbene, sappiate che potreste avere già un valido strumento osservativo per le mani.

Controllate quali numeri ci sono scritti sopra.
Di solito si trovano vicino a dove si posa l’occhio destro.
10×50 – 7×50 – 8×40 o simili?

Cosa vogliono dire questi numeri?
Il primo indica l’ingrandimento, il secondo il diametro delle lenti/obbiettivo (quelle in fondo – le più grandi).
Per esempio 10×50 significa che quel binocolo ingrandisce 10 volte e il diametro dell’obbiettivo è di 50mm.

Senza dilungarci in tecnicismi e variabili particolari, generalmente possiamo affermare che:

1) Più è largo il diametro dell’obbiettivo, più il binocolo raccoglie luce e quindi sarà adatto all’osservazione del cielo (ma sarà anche più ingombrante e pesante).

2) Più è alto l’ingrandimento, minore è l’area di cielo inquadrata e maggiori saranno le difficoltà di avere un’immagine ferma senza l’utilizzo di un treppiede

Personalmente trovo il binocolo 10×50 un ottimo compromesso tra peso e prestazioni ma anche un 8×40 è un buon binocolo astronomico.

Meglio binocolo o telescopio?

Prima di tutto ci tengo a sottolineare che il binocolo non va messo in competizione con un telescopio.
Sono due strumenti diversi per fare osservazioni di diverso tipo.

Il binocolo, per via degli ingrandimenti ridotti, è indicato se si vogliono fare osservazione di larghi campi stellari, cioè inquadrare zone di cielo abbastanza estese.
Sembrerà strano ma con il telescopio è estremamente difficile e poco efficace ingrandire poco.

Cosa si può osservare?

Il binocolo dà il meglio di sè inquadrando luminosi ammassi stellari come per esempio le Pleiadi o le Iadi (il muso del Toro).
Può però anche essere “spinto” in osservazioni di alcuni oggetti del profondo cielo (i più luminosi ed estesi).
Sebbene il potere risolutivo di un binocolo non è paragonabile a quello di un telescopio, con le giuste tecniche si possono osservare sia diversi dettagli Lunari (inclusi alcuni crateri) che osservare i principali satelliti di Giove e alcune stelle doppie con largo angolo di separazione.

A titolo di esempio, prendiamo una zona di cielo abbastanza nota: l’Orsa Maggiore. Vediamo cosa, nelle giuste condizioni e con le dovute accortezze, possiamo riuscire ad osservare.

Target osservativo: Alcor e Mizar

Il campo mediamente inquadrato da un binocolo, corrisponde a circa la distanza tra le prime due stelle partendo dalla coda (fig.1).
La seconda stella è in realtà la doppia Alcor e Mizar che con attenzione è già possibile risolvere ad occhio nudo.

Se si vogliono stampare queste mappe, basta semplicemente salvarle sul proprio pc e poi stamparle.
Per salvare le mappe, basta cliccare sopra l’immagine con il tasto destro del mouse e poi cliccare – Salva con nome

Generalmente un binocolo con 10 ingrandimenti, inquadra una zona di cielo pari a quella nella figura sotto.

Fig.1

Attraverso l’utilizzo del binocolo verrà ingrandita solo quest’area restituendo una visione simile a quella qui sotto.
Alcor e Mizar ora saranno facilmente distinte e saranno presenti una gran numero di stelle in più che ad occhio nudo sono impercettibili (fig.2).

Fig.2

Gli occhi più attenti e i binocoli migliori, riusciranno a distinguere altri due dettagli: concentrandosi ad osservare solo la piccola zona tra Alcor e Mizar, si potrà notare che Mizar è a sua volta doppia e che tra le due è presente una terza stellina: Sidus Ludovicianum che nel 1722 fu scambiata per un pianeta (di questa storia magari ne parlerò in un altro articolo).


E’ un dettaglio alla portata di piccoli telescopi ma non facile da osservare con il binocolo, tuttavia è possibile.
Per semplificare la ricerca, nell’immagine qui sotto (fig.3) è ingrandita la sola area di Alcor e Mizar.

Fig.3

Per il video con le istruzioni su come osservarla e altre informazioni su questo sistema stellare:

Potrebbe interessarti anche questo articolo sulle grandezze angolari.
Cosa sono e a cosa serve conoscerle nell’osservazione delle stelle doppie.

Come osservare al meglio con il binocolo?

Per poter compiere delle osservazioni binoculari soddisfacenti, come per il telescopio e per le osservazioni ad occhio nudo bisogna mettersi nelle giuste condizioni.
Di seguito sono indicati alcuni fattori utili a migliorare la visione.

  1. Allontanarsi il più possibile da inquinamento luminoso locale: lampioni, luci di balconi, fari e luci di vario genere a distanza ravvicinata.

  2. Mettere a fuoco bene il binocolo e settare la corretta distanza interpupillare.

  3. Sapere cosa osservare: utilizzare una mappa/cartina adatta al binocolo oppure conoscere l’oggetto, il dettaglio o l’asterismo che si desidera osservare.
  4. Per Luna, Pianeti, stelle doppie, meglio dotarsi di un treppiede o appoggiarsi a qualcosa per rendere più stabile la visione
  5. Per i larghi campi stellari e il profondo cielo, recarsi sotto cieli bui: allontanarsi quanto più possibile dalle città, se possibile andare in luoghi bui di montagna.
  6. Per il profondo cielo, meglio dotarsi di un treppiede o appoggio comodo per rendere più stabile la visione al fine di cogliere anche le stelle e le sfumature più deboli.

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