Il Tripletto del Leone

In questo periodo nel cielo il Leone domina la prima parte della nottata.

Tra le sue stelle si nascondono 3 galassie distanti da noi ben 35 milioni di anni luce!

Si tratta del cosiddetto Tripletto del Leone:
un piccolo gruppetto di galassie poste prospetticamente in direzione del Leone.

Chi ha un piccolo telescopio ed agli inizi delle sue esperienze astronomiche, può tentare l’impresa di osservarle!

Sarà un’osservazione che troverà abbastanza difficile ma gli permetterà di sperimentare i propri limiti e di vedere 3 oggetti posti ad una enorme distanza dalla Terra, molto di più di qualsiasi stella che vediamo brillare in cielo nelle notti più buie.

Le stelle che vediamo in cielo sono poste mediamente a distanze tra le decine e le centinaia di anni luce, ben diverso dai 35 milioni di anni luce di distanza delle galassie che andremo a cercare!

Anche per questo l’osservazione delle galassie è spesso considerata qualcosa di praticamente impossibile da compiere attraverso piccoli telescopi.

Ma non è proprio così.

La facilità nell’individuare questa tripletto galattico, dipende molto dalla qualità del cielo.
Meglio scegliere una notte trasparente, senza Luna e aspettare che il Tripletto sia alto rispetto all’orizzonte raggiungendo il meridiano (quando sarà verso Sud raggiungerà la massima altezza).

A questo punto potremmo procedere nella caccia galattica!

Ovviamente non ci si deve aspettare di vedere qualcosa di simile alle foto scattate con il Telescopio Spaziale Hubble, ma non dimentichiamoci a che distanza stiamo osservando.

Come trovare il Tripletto del Leone con il telescopio?

E’ abbastanza facile trovare il Tripletto.
Dopo aver identificato in cielo la costellazione del Leone, si inquadra la zona di cielo a metà strada tra la stella Chertan e Sigma Leonis.

Come riferimento, nel cercatore del del telescopio si può utilizzare la stellina 73 Leonis, posta appena più a destra del Tripletto.

A questo punto guardate attentamente attraverso il telescopio.

Nei primi secondi potrebbe sembrarvi di non notare nulla ma se siete ben coperti dalle luci laterali e avete adattato la pupilla al buio, dovreste iniziare a vedere qualcosa di simile all’immagine qui sotto.

Ingrandite l’immagine per vedere meglio le galassie.
Appaiono appena visibili, ma ci sono. Serve a simulare la condizione osservativa all’oculare.

A seconda della qualità del cielo, del telescopio e dell’esperienza di chi osserva, le galassie saranno più o meno contrastate rispetto al fondo cielo.

Se c’è troppo inquinamento luminoso, la pupilla non è sufficientemente dilatata o è la prima volta che si osserva un oggetto del profondo cielo, può essere che non riusciate nell’impresa.
Ma non disperate, vedrete che con il tempo ci riuscirete.

Anche io quando iniziai ad osservare prima con il 60/700 e poi per molti anni con il 114/900, non riuscivo a trovare le galassie ad eccezione di Andromeda.

Con il tempo e l’esperienza, l’occhio sarà più allenato a “staccare” dal fondo cielo i tenui bagliori delle galassie.
Quando ci riuscirete, pensate che state guardando direttamente con i vostri occhi delle galassie la cui luce prima di arrivare alla nostra pupilla, ha viaggiato per 35milioni di anni.

Se nello stesso istante in cui le osservate, da quelle galassie qualcuno potesse vedere la Terra, non vedrebbe voi con il vostro telescopio.

Vedrebbe i dinosauri!

Se non sei riuscito/a a trovarle, scrivimi quali sono state le maggiori difficoltà, cercheremo insieme una soluzione!

Se non dovesse bastare, hai un telescopio ma fai fatica ad utilizzarlo e vuoi migliorare la tua esperienza osservativa, le LEZIONI INDIVIDUALI potrebbero essere un’ottima scelta per utilizzare al meglio la propria strumentazione!

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